Questo
dice di se stessa Elisabetta
Salvatori,
autrice, attrice, affabulatrice. Sarà lei la protagonista del
prossimo incontro de “Le parole e il silenzio”, organizzato dalla
Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi, in programma domenica
10 novembre al teatro Dovizi di Bibbiena (ore 16.30, ingresso
libero).
“Il
teatro è la mia casa”
è il titolo dell'incontro nel quale l'attrice reciterà alcuni dei
suoi monologhi, racconterà di sé e delle storie che porta sul
palcoscenico, risponderà alle domande dei giornalisti Massimo
Orlandi e Paolo Ciampi e del pubblico.
Elisabetta
Salvatori dedica la sua vita all'arte di raccontare storie. Quelle
che scrive o che sceglie sono storie del passato e del presente, di
personaggi della storia o della fantasia, dedicate ai grandi o anche
ai più piccoli. L'effetto è sempre lo stesso: quello di incantare,
di toccare, di emozionare.
E' il grande dono del teatro, un dono che
Elisabetta coltiva fin da giovanissima: ha cominciato con le favole
per bambini proseguendo poi con la narrazione per adulti a partire
dalle storie della sua terra, la Versilia: il primo spettacolo è La
Bella di Nulla,
dove narra della sua bisnonna, cui segue la Versilia ferita dalla
guerra de l'eccidio
di Sant'Anna di Stazzema,
e de
Il partigiano Amos.
Con
il progredire della carriera i temi che sceglie si allargano a
ventaglio: in Calde
Rose
protagonista è l'amore, in Vi
abbraccio tutti
sono i viaggi, in Piantate
in terra come un faggio o una croce sono
la poesia e la fede.
Grazie
ai suoi spettacoli, è possibile camminare nelle vite tortuose di
artisti amati come Dino Campana e Antonio Ligabue, o anche vivere un
dramma civile di oggi: in Non
c'è mai silenzio,
racconta la strage alla stazione di Viareggio del 29 giugno 2009.
Elisabetta
si occupa anche di testi sacri: ha raccontato L'Apocalisse di San
Giovanni e sta preparando il Vangelo di Marco.
Dal
2004, a Forte dei Marmi, nella casa dove vive, crea un piccolo spazio
teatrale dove ospita e programma spettacoli: anche la propria casa,
questo è il messaggio, è un contenitore di storie che desiderano di
essere raccontate.
All'incontro
con Elisabetta Salvatori, seguirà nella programmazione de “Le
parole e il silenzio”, quello con lo scrittore Eraldo
Affinati (sabato
7 dicembre, Villa La Mausolea, Soci).
Nessun commento:
Posta un commento