Sarà Antonio
Scurati, scrittore tra i più apprezzati e amati nel nostro Paese, il
prossimo ospite del ciclo di incontri “Le parole e il silenzio”. Scurati sarà
protagonista di una conversazione dal titolo “Gli anni che non stiamo
vivendo. Ripensare il presente, Scommettere sul futuro” in programma
Venerdì 4 Maggio, ore 21, al castello di
Poppi.
Lo scrittore arriverà in
Casentino a distanza di 20 giorni dalla data inizialmente stabilita, il 14
aprile: l'incontro fu allora rinviato per una indisposizione di Scurati, alle
prese con un forte attacco influenzale.
Grande scrittore, ma anche
studioso di mass media e di processi culturali, Scurati indaga da tempo, nei
suoi saggi e nei suoi romanzi, su
paure e interrogativi della contemporaneità. E saranno proprio le sue
riflessioni sul presente e il suo sguardo sul futuro (dove tra l'altro ha ambientato il suo
ultimo romanzo “La seconda mezzanotte”) il filo conduttore dell'incontro
che sarà condotto dai giornalisti Paolo Ciampi e Massimo Orlandi.
“Apparteniamo –
ha scritto Scurati -
all’umanità più agiata, nutrita, sana, protetta e longeva che abbia mai calcato
la faccia della terra, eppure sembriamo la più impaurita, insicura, delusa,
sfiduciata e isterica. C’è qualcosa che non torna.” Ed è proprio da quel
qualcosa che non torna che si svilupperà l'incontro, perfettamente inserito
nel ciclo “Le parole e il
silenzio”, organizzato dalla Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi, che
quest'anno sarà dedicato ai “Semi del cambiamento”, cioè a tutto ciò che, nel
presente, è già in movimento per costruire il futuro.
Oltreché scrittore, Antonio
Scurati è anche docente e ricercatore in cinema e televisione all’università
Iulm di Milano, ed editorialista de “La Stampa”. Nel 2010 ha partecipato curando
la rubrica "Lettere dal Nord" alla trasmissione di Rai Tre "Parla con
me".
Nel suo percorso decisivo è
l'anno 2005 quando con il romanzo Il sopravvissuto vince il premio Campiello. Nel 2006 esce il
saggio La letteratura dell’inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della
televisione, a cui seguono i romanzi Una storia romantica (2007,
Premio Super Mondello) e Il bambino che sognava la fine del mondo (2009,
finalista al Premio Strega).
Nel 2010 esce il saggio
Gli anni che non stiamo vivendo, il tempo della cronaca in cui Scurati
riflette sulla trasformazione della nostra società, caratterizzata da un tempo
che si consuma nella frammentazione e nell’istantaneità, senza darci modo di
capirlo e neanche di viverlo. Il suo ultimo libro è La seconda
mezzanotte, un romanzo ambientato nel futuro che gli permette di raccontare,
a suo modo, la crisi del nostro mondo.
Ingresso
libero.
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